Area: Maria via di pace tra le culture – per il dialogo tra culture e religioni
L’area «Maria via di pace tra le culture» intende proporre una riflessione sistematica sulle molteplici dimensioni ispirazionali, pedagogiche, socio-genetiche e collaborative che la figura di Maria, considerata nella sua realtà teologica, antropologica, carismatica, spirituale, multi e trans-cultura-le, è in grado di suscitare nei vissuti e nei processi sia delle comunità di fede che delle società, in ordine alla costruzione di un mondo “sostenibile” in termini umani e naturali, dello sviluppo integrale della persona umana radicato nel “patto di alleanza tra le generazioni”, di una “new economy” a servizio della cittadinanza, dell’amicizia e della giustizia sociali.
Dipartimenti e Osservatori
Liberare Maria dalle mafie
- Dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi
- Dipartimento di analisi, studi e monitoraggio dei delitti ambientali, dell’ecomafia, della tratta degli esseri umani, del caporalato e di ogni altra forma di schiavitù
Con questi Dipartimenti la Pontificia Academia Mariana Internationalis intende costruire percorsi trans-disciplinari che realizzino quanto esplicitamente richiesto da Papa Francesco nel suo Messaggio alla PAMI del 15 agosto 2020: «coinvolgere [i] diversi settori della società civile, affinché, in collaborazione con le Autorità ecclesiastiche e le Istituzioni pubbliche, si possano individuare efficaci proposte per una necessaria operazione culturale di sensibilizzazione delle coscienze e di adozione di provvedimenti adeguati» in modo che «la devozione mariana […], un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza, [sia liberata] da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici di giustizia, libertà, onestà e solidarietà».
Osservatorio mariano sui nuovi linguaggi, saperi e le azioni dei giovani
Mariologia e i giovani. La figura di Maria, nella storia culturale cristiana, è sempre stata considerata la garante di una sana conoscenza del Cristo e della totalità del suo Vangelo, come pure di un equo uso dei beni, e dello stesso ingegno e creatività che sono alla base del lavoro, del credito e del mercato da cui e in cui quei beni si inseriscono, quale modello ispiratore di un’autentica “ecologia integrale” e del sapere ad essa collegato. Per questo motivo, la PAMI ha creato un Dipartimento per i nuovi linguaggi, i giovani, il sapere e l’azione con lo scopo di portare avanti analisi/ricerche/valutazioni/proposte attraverso incontri di studio, convegni, seminari e pubblicazioni. Tale Dipartimento cercherà di esplorare dinamiche “convocative” dei principali attori e canali dei mondi digitali; si concentrerà sul ruolo e la funzione della Gamificazione, del Marketing digitale, dell’Arte/Cultura digitale, della Computer art, del Design digitale, della Realtà aumentata, della Robotica/Cibernetica, delle Cyberculture. D’intesa con il Dipartimento per una finanza sostenibile ed innovativa, l’economia integrale e la cittadinanza inclusiva, si continuerà una riflessione e una prassi riguardanti il lavoro e l’imprenditoria del futuro, in ottica internazionale, sulla base dei tre pilastri dell’ecologia integrale: tutto è connesso, il nuovo manager, il benessere integrale. Insieme con il Dipartimento di analisi, studio e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi si promuovono laboratori di sperimentazione dei nuovi linguaggi e mondi digitali nel campo della legalità e della cittadinanza, d’intesa.
Osservatorio mariano di “OIKOS Mediterraneo: Oikos Miryam”
Frutto delle intese di collaborazione firmate con l’Ufficio di Giustizia, Pace e salvaguardia del creato dell’Ordine dei Frati Minori, e con il progetto “OIKOS Mediterraneo: Oikos Miryam” del Centro per l’Ecologia integrale del Mediterraneo di Taranto, l’Osservatorio si propone di creare una rete tra i santuari mariani come luoghi significativi di accoglienza culturale e interreligiosa del Mediterraneo. L’obiettivo è costruire una via per la pace e la riconciliazione sotto la tenda di Maria di Nazareth, autentico modello di donna credente sia per i cristiani come per i musulmani.
Area: “Mariologia e studi islamici” (Mariologia e dialogo interreligioso)
L’area intende esplorare il potenziale di unità nella diversità che la figura di Maria può rivestire, in quanto modello del credente cristiano e del credente musulmano, nella diffusione ed attuazione della cultura del dialogo come via, della collaborazione comune come condotta, della conoscenza reciproca come metodo e criterio, così come proposti nella “Dichiarazione di Abu Dhabi”. L’area collabora con la “Commissione Internazionale Mariana Musulmano Cristiana” e con il Centro Culturale Islamico d’Italia – Grande Moschea di Roma.
Area: “Santa Beatrice da Silva” (Cátedra de Santa Beatriz de Silva)
L’area dedicata a «Santa Beatrice da Silva»[1], detta «Cátedra de Santa Beatriz de Silva», è rivolta in special modo all’Ordine dell’Immacolata Concezione (OIC)[2], concezioniste francescane, per la ricerca e la formazione. Così, nell’Udienza del 16 novembre 2023, papa Francesco ebbe a dire: «Questa cattedra, istituita dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale, è una bella iniziativa, non solo per quello che rappresenta per lo studio del mistero dell’Immacolata Concezione, ma anche perché nasce sotto l’impulso di un Ordine contemplativo femminile».
La Cattedra intende creare una biblioteca e archivio, studiare le fonti e il carisma, la storia e gli scritti delle monache famose, tra cui – oltre la fondatrice Beatriz de Silva (+1491) – emerge la mistica e teologa Maria di Gesù di Ágreda, e altre come Mariana de Jesús Torres y Berriochoa, María de los Dolores y Patrocinio, Angeles Sorazu. Nota storica caratteristica è il rapporto con i francescani dall’origine ai nostri giorni in special modo nella storia del dogma dell’Immacolata Concezione.
[1] Beatriz de Silva (+1492), sorella del beato Amedeo, è considerata la fondatrice dell’Ordine dell’Immacolata Concezione (OIC).
[2] L’Ordine dell’Immacolata Concezione (ricordato da Balic nel sermo di inaugurazione del PAA) è nato nel 1511 ed è stato affidato all’Ordine dei Frati Minori che lo hanno diffuso e accompagnato nella storia, specialmente per le vicende riguardanti lo sviluppo della dottrina dell’Immacolata Concezione. Tra le autrici di fama, oltre Maria di Gesù di Agreda, vi sono molte mistiche i cui scritti meritano approfondimenti particolari. Da loro nasce anche la spiritualità della schiavitù mariana poi diffusa da S. Luigi M. Grignon de Montfort per giungere a S. Massimiliano M. Kolbe.
Area: “Studio delle apparizioni e dei fenomeni mistici”
Scopo dell’Osservatorio è lo studio e l’approfondimento che riguardano varie forme di mariofanie, sia come apparizioni, sia come fenomeni mistici. L’Osservatorio, sempre a servizio del magistero ecclesiastico, delle autorità competenti e secondo le norme vigenti da parte della Santa Sede in materia, desidera così offrire un concreto aiuto allo studio, all’autenticazione e, se richiesto dall’autorità ecclesiastica, alla corretta divulgazione di tali eventi. Il nuovo organismo intende agire in modo sistematico, strategico, trans-disciplinare e qualificato, anche in collaborazione con esperti e ricercatori o personalità di alta qualificazione scientifica o autorità ecclesiastiche (teologia, medicina, psicologia, sociologia, diritto…). Si vogliono poi studiare le origini di molti santuari e dei relativi fenomeni fondanti per attualizzarne il messaggio di fronte alla storia e alla scienza. Secondo il suo Regolamento[1] questa aerea ha il compito di promuovere attività di aggiornamento e di formazione sulle mariofanie e i fenomeni mistici e sui loro molteplici significati spirituali e culturali, specialmente attraverso organizzazione degli appositi corsi che sono proposti da questa Cattedra.
[1] È stato emendato dal Dicastero per la Dottrina della Fede e dalla Segreteria di Stato (n. 613.142, 4 ottobre 2023) e poi, dalla stessa, ha ricevuto il nulla osta (n. 618.417 del 21 novembre 2023).